Operando giornalmente nell’ambito dell’attività OSINT ci scontriamo spesso con la difficoltà di far comprendere ai possibili clienti quali possono essere potenzialità e utilità di questo tipo di attività.
Un altro problema è far comprendere al cliente quali possono essere le difficoltà e i limiti di questa tipologia di attività, laddove anni di serie televisive ci hanno abituato a vedere gli operatori geek di CSI, NCIS, ecc.. recuperare qualsiasi informazione su una persona con un solo click.
Ci si potrebbe infatti trovare in due situazioni estreme: nella prima il target è troppo attivo nell’ambito web, gli analisti si troveranno quindi sommersi da un eccesso di informazioni in cui è complesso individuare quelle di reale utilità; nella seconda il target è un soggetto particolarmente attento alla propria privacy e gli analisti si troveranno nella condizione di non riuscire a individuare in rete informazioni di alcun tipo.
In tale contesto Carola Rackete, comandante della Sea-Watch 3, ha rappresentato un interessante case history: sui media è stato riportato dell’impossibilità di trovare riscontri al curriculum dalla stessa pubblicato su LinkedIn(1), nonché della sua presunta assenza dal panorama digitale, non avendo lei alcun profilo social (LinkedIn a parte).
E’ stata quindi svolta una simulazione al fine di verificare i risultati delle attività di ricerca ed analisi che potessero identificare Carola partendo dalle varie informazioni pubblicamente reperibili.
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