Infraud: evidenze del traffico di carte di credito Italiane

Vasta rete di commercio illecito di Carte di Credito

Mercoledì 7 febbraio 2018 è emersa la notizia dell’avvenuta operazione internazionale di polizia denominata “Infraud“, operazione che ha portato alla scoperta di un grosso traffico illecito di carte di credito fruttando ingenti somme di denaro all’organizzazione criminale che da anni opera in questo specifico settore.

Le operazioni, come riportato da justice.gov, sono iniziate nel corso del 2010 e tra i soggetti sottoposti nei giorni scorsi agli arresti per aver preso parte attivamente all’organizzazione criminale, vi è un italiano conosciuto con lo pseudonimo di “Dannylogort“.

Si è ipotizzato, e indagini interne a D3Lab lo hanno confermato, che l’illecito abbia coinvolto anche carte di credito afferenti ad istituti bancari italiani.

La rete di commercio

Costo delle carte varia da un minimo di 80$ per 24 carte ad un massimo di 9500$ per 3670 carte

La rete di commercio mostrata in figura rappresenta solo una parte dei 977 domini individuati dal team di ricerca D3Lab, tutti ospitati sul medesimo server e registrati utilizzando 12 domini di primo livello, di cui:

  • 75 domini .biz
  • 13 domini .cc
  • 1 domini .club
  • 328 domini .com
  • 6 domini .info
  • 4 domini .me
  • 16 domini .name
  • 37 domini .net
  • 13 domini .org
  • 76 domini .ru
  • 386 domini .su
  • 22 domini .top
  • 1 dominio .onion

L’operazione è stata denominata “Infraud” per via dello slogan “In Fraud We Trust” adottato dall’organizzazione criminale, ma indagini interne evidenziano un collegamento diretto tra il termine “infraud” e specifici forum registrati con nome dominio “infraud.*” orientati al mercato nero delle carte di credito.

Da analisi svolte nell’ambito del traffico illecito delle carte di credito, il team di ricerca D3Lab ha rilevato evidenze che documentano ancora oggi la presenza e, plausibilmente, l’attività online dei forum individuati, mentre il forum “libertyreserve.com” indicato dai media come covo dei criminali risulta attualmente sottoposto a sequestro.

Istituti italiani coinvolti

Ulteriori analisi hanno evidenziato tracce a partire dal 2011 e 2012 di compravendita di carte afferenti istituti bancari italiani. Al momento ne sono stati individuati 8 tra istituti bancari e finanziari:

Di seguito la lista degli Istituti interessati:

  1. Unicredit banca roma bussiness
  2. Omissis
  3. Banca Nazionale del Lavoro
  4. Deutche bank milan
  5. Cartasi Spa
  6. ICCREA Banca Spa
  7. Banca Intesa Spa
  8. Key Client Cards & Solution Spa

Come si evince dagli screenshot, ad occuparsi della compravendita di carte italiane era proprio il napoletano “Danny Logort” molto attivo su diversi forum di settore. In particolare, sono state rilevate conversazioni nei forum dedicati tra quest’ultimo e utenti stranieri interessati all’acquisto di carte italiane. Nella conversazione “Danny Logort” faceva da garante per conto di un fornitore esterno, e forniva come referenza il fatto che questi lavorasse presso un hotel cinque stelle italiano, lasciando così intendere che l’acquisizione delle carte “fresche” avvenisse direttamente nel luogo di lavoro.

Si presume, dall’analisi delle fonti consultate nel deep web, che l’acquisizione delle carte poste in commercio avvenisse tramite l’utilizzo di dispositivi elettronici meglio noti come “skimmer” e non da attività di phishing o di hacking volto alla compromissione di siti web di transazioni o commercio online.